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Porta Portese


Porta Portese è una porta delle Mura Gianicolensi situata al confine tra il Rione Trastevere ed i Quartieri Gianicolense e Portuense.
Non va confusa con la precedente Porta Portuense, che era poco distante da Porta Portese e da cui anticamente iniziava la Via Portuense. Tuttavia, l'antica Porta Portuense venne distrutta, insieme a gran parte del tratto delle Mura Aureliane dal lato di Trastevere, che costeggiavano pressappoco l'odierna Via degli Orti di Trastevere, per essere sostituita dalle nuove Mura Gianicolensi, costruite a partire dal 1643 per volontà di Papa Urbano VIII Barberini (1623-1644). Il pontefice infatti, in seguito alla Guerra di Castro, volle fortificare meglio la parte di Roma situata nella riva destra del Tevere pericolosamente esposta, soprattutto nella zona del Gianicolo.


La nuova Porta Portese, il cui nome è una corruzione popolare della precedente Porta Portuense, sorse nel 1644, lievemente arretrata rispetto alla precedente, fu ultimata sotto Papa Innocenzo X Pamphilj (1644-1655), di cui infatti è presente lo stemma.
A realizzare la porta fu l'architetto Marcantonio De Rossi, padre di Mattia De Rossi, che, come avrebbe fatto il figlio nella sua opera, preferì usare moduli architettonici classicheggianti più distanti dal dominante stile barocco del tempo.


La porta, ricoperta di travertino, è ad un fornice, sormontato dallo stemma papale un un cartiglio, ed è affiancata da quattro colonne doriche, tra cui sono poste anche due nicchie prive di statue. Sopra il cornicione di trabeazione è posta una particolare balaustra caratterizzata da piccole feritoie verticali.


L'aspetto della porta, non è noto se volutamente, è incompiuto, priva di torri laterali, con nicchie vuote e la balconata al posto del camminamento e dei merli.

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