Palazzo Amici fra le chiese di S. Susanna e S. Maria della Vittoria |
Palazzo Amici fu costruito nel 1883 da Gaetano Koch per Francesco Amici in piazza San Bernardo, nel Rione Trevi, rappresentava una delle più originali creazioni dell’architetto nell’ambito della vasta produzione romana di fine Ottocento.
Fu sacrificato al piccone demolitore nel 1938 per la creazione di Largo Santa Susanna e l'allora Via XXIII Marzo (che cambiò nome in Via Leonida Bissolati dopo la caduta del Fascismo) da parte del Governatorato di Roma ad opera di Marcello Piacentini. In questo palazzo Koch decise di abbandonare i severi modelli accademici cinquecenteschi che caratterizzarono molte sue opere per sperimentare un raffinato e monumentale eclettismo.
Si trattava di un edificio di dimensioni ridotte
assimilabile ad un palazzetto. Cinque finestre ornavano la facciata su Largo di
Santa Susanna. Al piano terra, decorato con bugnato liscio, affiancavano il
portone due finestre architravate per lato, il mezzanino superiore era invece
dotato di cinque portefinestre con balconcino. Una cornice marcapiano, su cui
poggiava un balcone in ferro battuto per tutta la lunghezza, segnava il
passaggio al piano nobile. Sei grandi semicolonne ioniche scanalate su
pilastri, inquadravano le porte finestre del secondo piano, a edicola e con
timpano, e le semplici finestrelle del terzo piano. Agli estremi due paraste
doriche incorniciavano il colonnato. Sopra al grande cornicione sei severe
cariatidi sostenevano la trabeazione aggettante, delimitando le porte finestre
del quarto piano e i relativi balconcini in ferro battuto. Il palazzo era
sormontato da una grande loggia a sei colonne corinzie che fungeva da
coronamento nella parte centrale della facciata. Un piccolo cortile era situato sulla sinistra della facciata e confinava con il giardino del convento di Santa Susanna.
Palazzo Amici sta per essere demolito, 1938 |
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