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Codex Fori Mussolini



Il 31 Agosto 2016 è stata diffusa la notizia che all'interno del basamento dell'Obelisco del Foro Italico, noto anche con il suo nome originario di Stele Mussolini, situato nel Quartiere Della Vittoria all'interno del complesso del Foro Italico, è stato rinvenuto, volutamente celato nella struttura e coperto da medaglie d'oro, un testo latino di elogio a Benito Mussolini ed al Fascismo.
A scoprirlo sono stati due studiosi di Lettere Classiche olandesi dell'Università di Groninga, Bettina Reitz-Joosse ed Hans Lamers, che hanno ribattezzato il testo Codex Fori Mussolini.
Il testo è scritto in Latino, lungo 1.200 parole ed è stato scritto dal latinista Aurelio Giuseppe Amatucci.
Il testo è diviso in tre parti:
Nella prima si parla di come l'Italia sia uscita sull'orlo del baratro dalla Prima Guerra Mondiale e, grazie a Mussolini, è stata salvata e risollevata.
La seconda parte elogia invece il lavoro delle organizzazioni giovanili fasciste.
La terza parla della costruzione del Foro Mussolini, il cui nome alla fine del 1944 è stato mutato in Foro Italico, nell'ambito del quale la Stele Mussolini fu costruita.

La guerra più memorabile tra tutte quelle che sono state combattute incendiò l’intera Europa dal 1914 al 1918, e poiché gli altri popoli aiutarono con armi e ricchezze coloro che combattevano, e giacché quasi tutti ne furono atterriti, questa guerra venne detta e fu la guerra mondiale.
Nella guerra gli italiani […] decisero di combattere per liberare i confini dal dominio degli stranieri. […] infine conseguirono in maniera totale, annientando l’enorme esercito nemico.
Ma degli uomini che allora reggevano la poltica italiana, alcuni erano tremebondi dinnanzi l’ambizione del popolo e degli stranieri, altri delusi a causa delle proprie false idee, sostenendo di tutto voler dare al popolo e nulla alla Patria, e negando che la Patria esistesse. Facendo sì pessimo uso di una tanto gloriosa e sanguinosa vittoria, gettarono l’Italia nel pericolo più grave, tanto che i migliori cittadini quasi disperavano già della sua salvezza.
A questo punto, per comando e volontà divini comparve un UOMO. 
Questo uomo era
BENITO MUSSOLINI
Quando quest’uomo, travolto dall’amore per la sua Patria, dapprima spinse impetuosamente i propri concittadini alla guerra, quindi combatté strenauamente in battaglia come soldato, versando il proprio sangue, e venuta alla luce la Vittoria, decise di restaurare i Fasci, poiché rappresentavano le pristine virtù degli antichi Romani, e li restaurò. 
Inoltre Egli ha regolato la disciplina dei ragazzi e degli adolescenti con nuove leggi e ben studiati regolamenti, e rafforzato lo studio e l’insegnamento delle arti; si è preoccupato perché le città d’Italia, e specialmente Roma, fossero ornate di edifici magnifici e utili, e costruite il maggior numerodi strade, ed i monumenti di ogni epoca, soprattutto quelli dell’antichità vennero restaurati e scavati. 
Per far sì che tale Ordine possa durare per sempre, questo UOMO che tutto pensa e tutto anticipa, sentì che ogni fanciullo, ragazza, adolescente dovesse venire educato nella nuova luc e nel seno della stessa Patria. Quindi una legge venne proposta e promulgata nel MCMXXVI (IV) che i giovani italiani, con il consenso dei genitori, si unissero in associazione e, a seconda dell’età e del sesso, divenissero Balillo, Avanguardisti, Piccole Italiane e Giovani Italiane. Venne così istituita quella che venne chiamata Opera Nazionale Balilla e che venne presieduta da Renato Ricci. 
Da ciò si è sviluppato il Foro Mussolini: e qui è anche l’Accademia Fascista, dove vengono educati colore che guidano i reparti di giovani, e che insieme agli insegnanti di lettere e di dottrina formano e abilmente istradano le menti della gioventù italiana nella giusta maniera, conformandosi alla famosa frase di MUSSOLINI “Libro e moschetto”. 
Il 27 ottobre del X anno della Rivoluzione Fascista, venne posto su una base quadrata con macchine e strumenti adeguati, e con la sua altezza di CXXX piedi, con la cuspide d’oro, con lo splendore del marmo, supera tutti gli altri.
Si erge all’inresso stesso del Foro Mussolini e renderà immortali le fortune della Patria restaurata dal DUCE, il meraviglioso invitto spirito del DUCE, la perpetua fedeltà dei cittadini al DUCE, e le famose gesta realizzate dal Fascismo. 

La Stele Mussolini, monolite di marmo di Carrara di ben 300 tonnellate, fu inserito nel contesto del Foro in occasione dei 10 anni dalla Marcia su Roma. Non è chiaro se la volontà di inserire questo testo nel suo basamento sia da ricollegarsi a questo fatto, né come mai si sia deciso di nasconderlo deliberatamente. Probabilmente è stato un voluto lascito al futuro, ma ancora non è stato chiarito dagli studiosi.

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