Il monumento al Bersagliere si trova in Piazzale di Porta Pia, al confine tra il Quartiere Salario ed il Quartiere Nomentano.
La statua, un monumento all'Arma dei Bersaglieri, rappresenta appunto un bersagliere nell'atto di lanciarsi in una carica.
Voluto dall'Associazione Nazionale Bersaglieri, nel 1923, fu congelato da Mussolini per non riaccendere la Questione Romana, in vista della riconciliazione del fascismo con la Chiesa Cattolica.
Solo dopo il 1929, dunque, si ricominciò a parlare dell'erezione del monumento, nel 1930 fu bandito il concorso pubblico, cui parteciparono ventiquattro concorrenti, il 5 marzo la commissione dichiarava vincitore Publio Morbiducci, sembra su suggerimento dello stesso Mussolini, che ne aveva apprezzato molto il bozzetto, convinto che interpretasse appieno il carattere popolare del bersagliere.
Lo scultore realizzò il monumento in meno di un anno proprio di fronte a Porta Pia, da dove i bersaglieri il 20 Settembre del 1870 fecero il loro ingresso a Roma.
La statua fu inaugurata il 18 Settembre del 1932 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, del Principe Umberto, di Benito Mussolini, Achille Starace e del Governatore di Roma Francesco Boncompagni Ludovisi, accompagnati da cinquantamila bersaglieri che si radunarono da tutta Italia.
Questo è parte del discorso pronunciato da Mussolini in quell'occasione:
"Sire, Altezza Reale, Signori!
Il monumento nazionale al bersagliere che la Maestà Vostra si degna, in questo giorno, di inaugurare, sorge a Roma per voto dell'Associazione nazionale del bersagliere, voto accolto dal Governo Fascista, e per desiderio unanime di popolo. L'artista ha compiuto opera degna del soggetto, raffigurando il bersagliere nell'atteggiamento tradizionale del passo di carica, così come per un secolo è stato visto in Italia e fra le genti straniere.
Questo monumento al bersagliere che, sorgendo nella Capitale, non poteva sorgere che a Porta Pia, simboleggia l'eroismo del Corpo e vuole tramandarlo nel tempo, quale testimonianza preziosa per tutte le generazioni che verranno."
Il monumento, realizzato in bronzo, è alto circa sei metri e pesa oltre 2 tonnellate, il bersagliere è ritratto in corsa, con il fucile nella mano destra e la tromba nella sinistra, con grande cura per i dettagli del vestito e grande dinamismo.
Il basamento in travertino fu realizzato dallo scultore Mancini, sui lati maggiori si trovano bassorilievi in pietra di Trani che raffigurano personaggi e battaglie combattute dai bersaglieri, sempre realizzati dal Morbiducci: Ponte di Goito, morte di Luciano Manara, Porta Pia, a sinistra.
Sciara Sciat, Enrico Toti, Riva di Villasanta, a destra.
Sotto ai rilievi, due frasi, una delle quali di Mussolini: "Appena un secolo di storia, ma quanti sacrifici, quante battaglie e quanta gloria!". L’altra è di Emanuele Filiberto di Savoia, duca d’Aosta: "Nulla resiste al bersagliere".
Lo scultore realizzò il monumento in meno di un anno proprio di fronte a Porta Pia, da dove i bersaglieri il 20 Settembre del 1870 fecero il loro ingresso a Roma.
La statua fu inaugurata il 18 Settembre del 1932 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, del Principe Umberto, di Benito Mussolini, Achille Starace e del Governatore di Roma Francesco Boncompagni Ludovisi, accompagnati da cinquantamila bersaglieri che si radunarono da tutta Italia.
Questo è parte del discorso pronunciato da Mussolini in quell'occasione:
"Sire, Altezza Reale, Signori!
Il monumento nazionale al bersagliere che la Maestà Vostra si degna, in questo giorno, di inaugurare, sorge a Roma per voto dell'Associazione nazionale del bersagliere, voto accolto dal Governo Fascista, e per desiderio unanime di popolo. L'artista ha compiuto opera degna del soggetto, raffigurando il bersagliere nell'atteggiamento tradizionale del passo di carica, così come per un secolo è stato visto in Italia e fra le genti straniere.
Questo monumento al bersagliere che, sorgendo nella Capitale, non poteva sorgere che a Porta Pia, simboleggia l'eroismo del Corpo e vuole tramandarlo nel tempo, quale testimonianza preziosa per tutte le generazioni che verranno."
Il monumento, realizzato in bronzo, è alto circa sei metri e pesa oltre 2 tonnellate, il bersagliere è ritratto in corsa, con il fucile nella mano destra e la tromba nella sinistra, con grande cura per i dettagli del vestito e grande dinamismo.
Il basamento in travertino fu realizzato dallo scultore Mancini, sui lati maggiori si trovano bassorilievi in pietra di Trani che raffigurano personaggi e battaglie combattute dai bersaglieri, sempre realizzati dal Morbiducci: Ponte di Goito, morte di Luciano Manara, Porta Pia, a sinistra.
Sciara Sciat, Enrico Toti, Riva di Villasanta, a destra.
Sotto ai rilievi, due frasi, una delle quali di Mussolini: "Appena un secolo di storia, ma quanti sacrifici, quante battaglie e quanta gloria!". L’altra è di Emanuele Filiberto di Savoia, duca d’Aosta: "Nulla resiste al bersagliere".
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