Le sue origini risalgono al 1927 quando l'architetto Giovanni Battista Trotta, costruendo il quartiere dei baraccati, decise di realizzare una fontana che fosse iconica della nuova zona della Garbatella, come luogo in cui sgorgasse l'acqua che già dal decennio precedente serviva l'area.
Questa fontana rappresenta, come tutto il quartiere, il segno della qualità architettonica di altissimo livello raggiunta dall'architettura romana negli anni Venti, che, nonostante la povertà dei mezzi e dei materiali, è caratterizzata da un'estrema cura e raffinatezza, non solo nella progettazione degli edifici, ma anche nelle relazioni tra questi e le preesistenze naturali, nell'attenzione all'arredo urbano e all'armonia complessiva dell'intervento architettonico.
Questa testa di fanciulla rappresenterebbe, da tradizione, Carlotta, probabilmente una figura femminile di primo piano della Garbatella, secondo alcuni l'ostessa "garbata e bella" da cui, si dice, prenda il nome la Garbatella. Studi più recenti hanno però identificato quest'ultima figura in Clementina Eusebi, vissuta nel XIX Secolo.
La fontana, infatti, consta in un pilastro in calcestruzzo, con copertura in cementino bugnato, in mezzo al quale una testa femminile, in marmo rosa, che sarebbe appunto Carlotta, lascia cadere l'acqua in una vasca sottostante. Il pilastro è sormontato da una grande olla.
La fontana divenne ben presto un punto di riferimento della quartiere.
Accanto ad essa parte la scalinata di Via Angelo Orsucci, molto caratteristica nonché considerata un luogo frequentato dagli innamorati, in quanto cornice romantica e pittoresca.
Proprio su Via Angelo Orsucci si trovano due targhe commemorative che ricordano i lavori per il ripristino della fontana: una risalente al restauro del 1998, l'altra a Momo Pertica, promotore del restauro.
La fontana, infatti, negli anni è stata danneggiata diverse volte, e per questo fino al 1998 si trovò in uno stato di forte degrado.
Proprio su Via Angelo Orsucci si trovano due targhe commemorative che ricordano i lavori per il ripristino della fontana: una risalente al restauro del 1998, l'altra a Momo Pertica, promotore del restauro.
La fontana, infatti, negli anni è stata danneggiata diverse volte, e per questo fino al 1998 si trovò in uno stato di forte degrado.
Interessante l'articolo ma non ho trovato qual'è la storia della garbatella.
RispondiEliminaVoi la sapete?
Ricordo le cantate serali con Alvaro Amici, "ed Bullone"
RispondiEliminaCarlotta non c'entra nulla con la famosa ostessa che diede origine al toponimo Garbatella che si chiamava Clementina Eusebi
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