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Piazza Giuseppe Verdi


Piazza Giuseppe Verdi si trova nel Quartiere Pinciano, compresa tra Via Gaetano Donizetti e Via Vincenzo Bellini.
Le origini di questa strada risalgono al 1911, quando il Consiglio Comunale venne chiamato a deliberare sui nomi delle strade del nuovo Quartiere Pinciano a sinistra di Via Salaria.
Negli anni precedenti il Consiglio Comunale aveva votato mozioni in favore della dedica di strade a Giuseppe Verdi e ad altri musicisti Italiani di primo piano: per questa ragione si decise di dedicare quelle nuove strade proprio ai musicisti Italiani e che la piazza principale fosse dedicata a Giuseppe Verdi, considerato un simbolo del Patriottismo oltre che uno dei massimi musicisti Italiani.
Per stabilire i nomi delle altre strade, invece, la Commissione toponomastica si affidò a una relazione del Professor Ovidi riguardo i musicisti Italiani.
La piazza, di vaste dimensioni, acquisì presto un ruolo molto importante, e vi furono costruiti edifici di notevole importanza.
Il primo, più importante e più vasto per dimensioni che tuttoggi domina la piazza è il Poligrafico dello Stato, costruito tra il 1913 ed il 1918 su progetto di Garibaldi Burba ed A. Larderel.
Tra il 1921 ed il 1922 Marcello Piacentini, insieme a Giuseppe Cecconi, vi realizzò quattro palazzine ad uso residenziale per la Cooperativa Edilizia Corte dei Conti.
Nel 1928, invece, Enrico Bacchetti costruì sulla piazza la Casa dell'Automobile, successivamente demolita.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, nella piazza sorse un rifugio sotterraneo antiaereo, come si apprende dalla S dipinta su un muro ancora oggi visibile.
Tra il 1963 ed il 1966, all'angolo con Via Giovanni Battista Martini, Attilio La Padula, insieme ad A. Marchini, costruì il Palazzo per Uffici dell'ENEL.

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