L'Acqua Lancisiana è un'acqua che sorge da una fonte al Gianicolo e che fu scoperta nel 1581 dal medico Alessandro Petroni, che ne parlò nella sua opera De Victu Romanorum et di Sanitate Tuenda. Le proprietà terapeutiche di quest'acqua furono molto apprezzate dal medico di Papa Clemente XI Albani, Giovanni Maria Lancisi, che nel 1720 decise di farla incanalare e collegarla all'Ospedale di Santo Spirito, nel Rione Borgo, in modo che i malati in cura presso il nosocomio potessero usufruirne.
Affinché anche i cittadini fuori dall'ospedale potessero godere dei benefici di quest'acqua, venne realizzata una fontana anche all'esterno di esso, nota come Fonte Lancisiana, proprio dal nome del Lancisi. Per la stessa ragione, questa acqua fu nota da quel momento come Acqua Lancisiana.
Per ornare la fonte fu utilizzato un mascherone, realizzato nel 1593 da uno scalpellino, Bartolomeo Bassi, probabilmente su disegno di Giacomo Della Porta, per una fontana che si trovava nel Campo Vaccino.
Nella prima metà dell'Ottocento la zona di fronte all'Ospedale Santo Spirito venne rivoluzionata per via della costruzione del Porto Leonino, voluta da Papa Leone XII Della Genga, e portò alla rimozione della Fonte Lancisiana. Tuttavia, i Romani supplicarono perché la fonte fosse ripristinata, e così fu.
Nel 1830, quando il Papa era divenuto Pio VIII Castiglioni, venne costruita una nuova fontana per l'Acqua Lancisiana, che stavolta si trovava sotto il livello stradale, sul Porto Leonino, raggiungibile attraverso una scalinata.
Proprio nei pressi della Fonte, nel 1863 venne costruito il Ponte dei Fiorentini.
Nel 1897 la zona venne nuovamente rivoluzionata per la costruzione dei Lungotevere, e la Fonte venne nuovamente rimossa provvisoriamente per poi essere rinnovata. Furono dunque costruite due fontanelle raggiungibili attraverso due scalinate - che dimostrano come le banchine del Tevere siano state realizzate per essere vissute e non come mero argine del Fiume - all'altezza di Lungotevere Gianicolense, nel Rione Trastevere.
Il Mascherone, invece, dopo essere stato per anni nei depositi del Comune di Roma, nel 1936 venne sistemato da Antonio Munoz in Piazza Pietro d'Illiria, nel Rione Ripa, sul colle Aventino.
Nel 1924 l'Acqua Lancisiana iniziò a essere imbottigliata dalla Società Anonima Acque Minerali, e una conduttura venne deviata al Gianicolo, dove si trovava lo stabilimento. Questo lavoro tuttavia fu interrotto nel 1942, con la costruzione della galleria che conduceva a Porta Cavalleggeri.
Nel 1950 la Fonte venne chiusa per un sospetto inquinamento. Oggi le due fontanelle sono ancora esistenti, seppur secche, e sopra ognuna è presente una targa che ricorda rispettivamente i lavori fatti da Papa Clemente XI e Papa Pio VIII per rendere fruibile l'Acqua Lancisiana.
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