Case in Via dei Savorgnan |
Il Borghetto degli Angeli e Villa Certosa sono due aree, divenute di fatto una sola zona, situate nel Quartiere Tuscolano.
In questa zona sorgeva un tempo una vasta tenuta, conosciuta come La Favorita, e che si estendeva nell'area tra la Via Casilina e il Vicolo degli Angeli. In precedenza era di proprietà dei Monaci Certosini e, per questo, era detta anche Villa Certosa.
Il Borghetto degli Angeli (in rosso) e Villa Certosa (in azzurro) su Google Maps |
Negli anni Venti nel XX Secolo la tenuta era di proprietà della Contessa Ojetti che decise di lottizzarla al di fuori del Piano Regolatore del 1909, in cui l'area non era minimamente contemplata, fatto che non dava al Comune di Roma alcun obbligo riguardo la fornitura di servizi.
Nel 1926 - negli stessi anni in cui iniziavano a sorgere le prime case nella limitrofa Via di Tor Pignattara - si ebbero le prime edificazioni, nell'isolato compreso tra Via di Villa Certosa, Via Francesco Paciotti, Via Bartolomeo Genga e Via Galeazzo Alessi.
Le prime case vennero costruite dagli stessi proprietari, ma la strada fino agli anni Trenta ancora non era asfaltata né illuminata.
Si ha infatti notizia di una lettera risalente al 1934 degli abitanti della zona indirizzata al quotidiano Il Messaggero in cui si chiede al Governatorato - nome con cui durante il Fascismo si chiamava il Comune di Roma - di intervenire per realizzare infrastrutture di pubblica utilità.
Il borghetto nella mappa di Roma di Marino e Gigli del 1934. Come possiamo vedere, le strade del borghetto erano ancora riunite sotto la generica denominazione di "Borghetto degli Angeli" |
Dall'altro lato di Via Galeazzo Alessi sorgeva una strada, Via delle Vigne del Mandrione - l'odierna Via dei Savorgnan - che raggiungeva il Vicolo degli Angeli, oggi Via degli Angeli.
Lungo questa strada, che come si nota dal vecchio nome era adibita a vigne che ricadevano sempre nella proprietà della Contessa Ojetti. Fu sempre nello stesso periodo, intorno al 1928, in cui sorgeva Villa Certosa che nacque, in questa strada, il cosiddetto Borghetto degli Angeli, un piccolo borghetto situato su questo piccolo colle di tufo a ovest di Via di Tor Pignattara, lungo la ferrovia Roma-Napoli, nato attraverso piccoli lotti che venivano venduti e costruiti dagli acquirenti, spesso manovali provenienti da fuori Roma.
Il nome Borghetto degli Angeli, così come quello del limitrofo Vicolo degli Angeli, era dovuto probabilmente alla presenza in zona di una Cappella dedicata alla Madonna degli Angeli.
I primi abitanti del Borghetto degli Angeli furono principalmente operai, scopini, provenienti in primis da Capranica Prenestina, ma anche da Zagarolo e da altre zona d'Italia, come le Marche, la Puglia e la Romagna. Furono loro a costruire il Borghetto degli Angeli, facendolo sorgere spontaneamente e sempre al di fuori del piano regolatore.
Nel 1937, il Governatorato di Roma decise di stabilire i nomi delle strade del Borghetto degli Angeli, decidendo di dedicarle ad architetti militari. Alla via principale fu dato il nome di Via dei Savorgnan, e al suo slargo quello di Largo dei Savorgnan, mentre alla strada che congiunge la nuova via con Via Galeazzo Alessi fu dato il nome di Via Bartolomeo Centogatti.
Edificio in Via Bartolomeo Centogatti |
Per quanto riguarda invece le sei traverse di Via dei Savorgnan, furono scelti i nomi di Via Trebonio, Via Giovanni da Pisa, Via Giacomo da Gozo, Via Antonio da Castello, Via Giacomo Buratti e Via Antonio Bertola.
Nel 1951, gli abitanti del Borghetto degli Angeli costruirono un'Edicola Sacra dedicata alla Madonna Immacolata.
L'iscrizione posta sull'Edicola della Madonna Immacolata |
Nel 1979 nella zona venne ucciso Ciro Principessa, militante del Partito Comunista Italiano, accoltellato da un estremista di destra. Ciro Principessa è ricordato da una targa commemorativa in Largo dei Savorgnan.
Oggi il Borghetto degli Angeli e Villa Certosa risultano ancora leggermente distinti dalla limitrofa Tor Pignattara, con cui spesso vengono identificati. Importante punto di riferimento della zona è sicuramente il ristorante Betto e Mary, in Via dei Savorgnan.
Edifici in Via dei Savorgnan |
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