La Chiesa di San Caio in un disegno di Achille Pinelli del 1834 |
La Chiesa di San Caio sorgeva nel Rione Castro Pretorio, in una parte del Rione che, al tempo, ricadeva all'interno dei vecchi confini del Rione Monti, lungo quella che all'epoca si chiamava Via Pia, oggi Via XX Settembre.
Il Titulus Gai era un Titulus legato a San Caio, Papa dal 283 al 296, originario di Salona, in Dalmazia, cugino di Santa Susanna e parente dell'Imperatore Diocleziano. Secondo il Liber Pontificalis venne martirizzato per aver suggerito alla cugina Santa Susanna di fare voto di verginità. Fu successivamente sepolto nella Cripta Papale nel Cimitero di Callisto, tomba scoperta da Giovanni Battista De Rossi.
L'origine della Chiesa è dovuta probabilmente a una Domus Ecclesia proprio di San Caio, ovvero una casa che il Pontefice, prima dell'elezione al soglio di San Pietro, aveva adibito a luogo di preghiera.
La Chiesa tuttavia era probabilmente in rovina già nel V Secolo e le fu annessa una casa, sostituita poi da un convento, che ospitava i religiosi che la officiavano.
San Caio vista dall'odierna Salita di San Nicola da Tolentino in una foto del XIX Secolo. Sulla destra, il Pino Barberini |
Il Titulus Gai venne soppresso da Papa San Gregorio I Magno intorno al 600, che decise di sostituirlo con il Titolo Cardinalizio dei Santi Quattro Coronati.
Fu nel 1631 che il Papa Urbano VIII Barberini decise di demolire quel poco che rimaneva della vecchia Chiesa e del convento e riedificare ex novo l'edificio. Della costruzione furono incaricati Vincenzo Della Greca e Francesco Peparelli.
La Chiesa di San Caio nella carta di Roma di Giovanni Battista Nolli del 1748 |
La Chiesa di San Caio al fianco del Ministero della Difesa |
La Chiesa di San Caio durante i lavori di demolizione |
Il luogo dove sorgeva la Chiesa visto su Google Maps ed evidenziato in rosso |
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