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Quartiere Monte Sacro



Il Quartiere Monte Sacro si estende nell'area lungo la Via Nomentana oltre il fiume Aniene, venendo da Porta Pia e andando verso l'esterno.
Il territorio dove oggi sorge il quartiere è stato abitato fin da tempi antichissimi. Nell'area di Sacco Pastore, la parte che sorge lungo un ansa dell'Aniene e che rappresenta l'unica porzione del quartiere posta sulla riva sinistra del fiume, furono ritrovati, tra il 1929 ed il 1935, due crani umani risalenti a 120mila anni fa. Lo scheletro, fu chiamato per questa ragione Uomo di Saccopastore.

In questo territorio si stanziarono, forse già in età regia, i membri della gens Claudia, famiglia sabina originaria della città di Regillo, che dunque iniziò a costituire nella zona i propri appezzamenti terrieri e le proprie coltivazioni.
Nel 494 a.C. e nel 448 a.C., i plebei, in rivolta contro i Patrizi, si ritirarono, in segno di secessione, sul colle Aventino e sul Monte Sacro: fu proprio in virtù della sacralità di questo patto che l'altura di 50 metri che sorge nella zona ha preso il nome di Monte Sacro. L'evento fu ricordato anche dall'edificazione di un Ara a Iuppiter Territor, che fece crescere la sacralità del luogo.
L'area del quartiere, al tempo della Roma Antica sorgeva molto lontano dall'abitato urbano, e nella zona, raggiungibile passando il Ponte Nomentano, di origine Repubblicana e più volte restaurato, si trovavano vasti latifondi con ville.
Con la fine dell'Impero, nella zona sorsero numerosi Casali e osterie di campagna, come l'Osteria de' Cacciatori, che sorgeva alle pendici del Monte Sacro.

Nel 1805, memore del giuramento che in questa zona fecero i Plebei al tempo della Roma Repubblicana, il condottiero Venezuelano Simon Bolivar salì sul Monte Sacro e giurò che avrebbe portato i popoli del Sud America alla libertà dal potere Spagnolo.


Il 1921 iniziò l'edificazione di un nuovo quartiere in questa zona, prevalentemente composto di villini, sotto la guida dell'architetto Gustavo Giovannoni, che seguì la tipologia delle città giardino di impostazione britannica. 
Nel 1924, la zona fu elevata a XVI quartiere di Roma e prese il nome di Città Giardino Aniene, nome che nel 1951 verrà mutato in Monte Sacro.

La serie ininterrotta di villini della Città Giardino, oggi in parte perduti

Nell'area nord del quartiere, negli anni Trenta del XX Secolo, con gli sventramenti edilizi di diverse zone del Centro, nacque una delle borgate ufficiali di Roma, il Tufello, per ospitare le persone che avevano perso la propria casa.

Il Quartiere Monte Sacro nel 1943

Negli anni Cinquanta fu lottizzata l'area di Conca d'Oro a palazzi semintensivi, molti villini della vecchia Città Giardino vennero progressivamente abbattuti per costruire al loro posto palazzine.
Dal 2012 il quartiere è collegato alla rete metropolitana attraverso la fermata Conca d'Oro della linea B1. Il 21 aprile 2015 è avvenuta anche l'apertura della fermata Jonio della stessa linea.

Architetture civili:


Fonti:
Fonte Acqua Sacra

Parchi:
Riserva Naturale Valle dell'Aniene

Ponte Tazio

Statue e monumenti:

Stazioni della Metropolitana:
Conca d'Oro (Linea B1)
Jonio (Linea B1, apertura prevista per la primavera 2015)

Strade:

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