Il Quartiere Della Vittoria, chiamato spesso erroneamente Quartiere Delle Vittorie, sorge lungo l'area pianeggiante compresa tra il Rione Prati, Monte Mario e i Colli della Farnesina.
Il quartiere è, in ordine di numerazione, l'ultimo dei quindici tracciati nel 1911 e ufficialmente istituiti nel 1921, anno in cui prese il nome di Quartiere Milvio.
Un altro ente, l'Incis, dette un notevole impulso edilizio, costruendo, su progetto di Quadrio Pirani, due grandi isolati posti tra Via Ferrari e Via Settembrini tra il 1924 ed il 1925. Nel 1924 venne inaugurato il Liceo Terenzio Mamiani, in Viale delle Milizie, progettato dall'architetto Vincenzo Fasolo.
Nel 1935, in onore della vittoria nella Prima Guerra Mondiale, di cui molti luoghi e personaggi sono ricordati nella toponomastica del quartiere, prese il nome di Quartiere Della Vittoria.
Nell'area di questo quartiere, presso Ponte Milvio, uno dei limiti nordest dell'attuale territorio, si combattè la celebre battaglia di Ponte Milvio, che vide nel 312 l'esercito dell'Imperatore Costantino sconfiggere quello di Massenzio. La tradizione vuole che, sempre in questo quartiere, all'incrocio tra le odierne Via Trionfale e Via della Camilluccia, l'Imperatore ebbe la visione in cui gli venne riferito da parte di un Angelo di far portare ai propri soldati un segno riferito a Cristo per avere la vittoria.
La battaglia di Ponte Milvio fu solo uno dei primi eventi relativi alla guerra che ebbero luogo in questo territorio. Il terreno pianeggiante e la vicinanza alla Città quando essa si estendeva solo all'interno delle Mura Aureliane resero quest'area un luogo ideale per gli accampamenti di chi ambiva ad entrare a Roma con le proprie truppe. Qui si accamparono infatti i Vandali di Genserico, gli Eruli di Odoacre, i Bizantini di Belisario fino ai Lanzichenecchi che saccheggiarono Roma nel 1527.
Lo storico secentesco Valesius ricorda poi come anche nell'area dove oggi sorge il Foro Italico esistessero campi di addestramento per le truppe.
Nella zona sorsero anche numerose ville: nell'Antica Roma vi era situata quella del poeta Marziale, mentre nel Rinascimento gli Strozzi vi costruirono la loro, ancora in parte esistente.
Nell'Ottocento, dopo l'Unità d'Italia e la costruzione nel Rione Prati subito a Sud, quest'area prese il nome di Campo di Marte, perchè utilizzata dalle truppe per addestrarsi.
Nell'area di questo quartiere, presso Ponte Milvio, uno dei limiti nordest dell'attuale territorio, si combattè la celebre battaglia di Ponte Milvio, che vide nel 312 l'esercito dell'Imperatore Costantino sconfiggere quello di Massenzio. La tradizione vuole che, sempre in questo quartiere, all'incrocio tra le odierne Via Trionfale e Via della Camilluccia, l'Imperatore ebbe la visione in cui gli venne riferito da parte di un Angelo di far portare ai propri soldati un segno riferito a Cristo per avere la vittoria.
La battaglia di Ponte Milvio fu solo uno dei primi eventi relativi alla guerra che ebbero luogo in questo territorio. Il terreno pianeggiante e la vicinanza alla Città quando essa si estendeva solo all'interno delle Mura Aureliane resero quest'area un luogo ideale per gli accampamenti di chi ambiva ad entrare a Roma con le proprie truppe. Qui si accamparono infatti i Vandali di Genserico, gli Eruli di Odoacre, i Bizantini di Belisario fino ai Lanzichenecchi che saccheggiarono Roma nel 1527.
Lo storico secentesco Valesius ricorda poi come anche nell'area dove oggi sorge il Foro Italico esistessero campi di addestramento per le truppe.
Nella zona sorsero anche numerose ville: nell'Antica Roma vi era situata quella del poeta Marziale, mentre nel Rinascimento gli Strozzi vi costruirono la loro, ancora in parte esistente.
Nell'Ottocento, dopo l'Unità d'Italia e la costruzione nel Rione Prati subito a Sud, quest'area prese il nome di Campo di Marte, perchè utilizzata dalle truppe per addestrarsi.
Il 1880 ai Prati della Farnesina venne realizzato il Campo di Tiro a Segno, e nel 1890 il Viale Angelico fu prolungato fino a Ponte Milvio, in occasione della I Gara di Tiro a Segno Nazionale.
Il PRG del 1908 prevedeva la grande piazza circolare che è l'odierna Piazza Mazzini |
Nel 1908-1909, sotto il Sindaco Ernesto Nathan, il nuovo piano regolatore di Edmondo Sanjust di Teulada destinò quest'area ad essere edificata: nacque così il primo nucleo del Quartiere Milvio, successivamente divenuto Quartiere Della Vittoria.
Per poter costruire questo nuovo quartiere, si decise di trasferire la Piazza d'Armi alla Farnesina, cosa che non avvenne, visto che fu spostata all'Ippodromo dei Parioli, luogo non più esistente che sorgeva nell'area dell'attuale Villaggio Olimpico.
Pianta dell'Esposizione del 1911, con i villini del Concorso di Architettura sul Lungotevere |
Nel 1911, il primo nucleo del quartiere nacque grazie all'Esposizione per il Cinquantenario dell'Unità d'Italia, che sorse proprio in quest'area, nell'asse che proseguiva da Viale delle Belle Arti, dall'altra parte del Tevere e, passato il Ponte del Risorgimento, si estendeva lungo l'attuale Viale Mazzini.
Alcuni villini furono costruiti per il Concorso Nazionale di Architettura dell'Esposizione, così come gli edifici dell'Istituto Romano dei Beni Stabili di Giovanni Battista Milani su Viale Mazzini.
Terminata l'Esposizione, iniziò la vera e propria costruzione del quartiere, che prima di ottenere la propria ufficiale denominazione veniva chiamato informalmente Quartiere di Piazza d'Armi.
Le nuove strade presero i nomi in parte di alcuni eroi del Risorgimento nel tratto compreso tra il Viale Mazzini e il Tevere, mentre nel tratto compreso tra gli stessi e la Via Angelica, l'odierno Viale Angelico, si decise, nel 1920, di dedicare le strade ad alcuni eroi della Prima Guerra Mondiale.
Tra il 1919 ed il 1920, l'Istituto Case Popolari (ICP) costruì nel quartiere delle palazzine in Via Sabotino, alcune delle quali oggi non più esistenti. Lo stesso ente affidò all'architetto Innocenzo Sabbatni l'incarico di costruire altri complessi popolari sempre in Via Sabotino e in Via Monte Santo.
Le nuove strade presero i nomi in parte di alcuni eroi del Risorgimento nel tratto compreso tra il Viale Mazzini e il Tevere, mentre nel tratto compreso tra gli stessi e la Via Angelica, l'odierno Viale Angelico, si decise, nel 1920, di dedicare le strade ad alcuni eroi della Prima Guerra Mondiale.
Tra il 1919 ed il 1920, l'Istituto Case Popolari (ICP) costruì nel quartiere delle palazzine in Via Sabotino, alcune delle quali oggi non più esistenti. Lo stesso ente affidò all'architetto Innocenzo Sabbatni l'incarico di costruire altri complessi popolari sempre in Via Sabotino e in Via Monte Santo.
Gli edifici dell'INCIS in Via Ferrari |
Un altro ente, l'Incis, dette un notevole impulso edilizio, costruendo, su progetto di Quadrio Pirani, due grandi isolati posti tra Via Ferrari e Via Settembrini tra il 1924 ed il 1925. Nel 1924 venne inaugurato il Liceo Terenzio Mamiani, in Viale delle Milizie, progettato dall'architetto Vincenzo Fasolo.
Pianta del quartiere del 1924 |
Al 1926 risale l'inaugurazione ufficiale di Piazza Mazzini, fulcro di tutto il quartiere, il cui giardino, contenente una fontana ninfeo, venne progettato da Raffaele De Vico.
Tra il 1927 ed il 1932 fu costruito in questo territorio, nell'area ai piedi di Monte Mario, accanto al Poligono della Farnesina e lungo il Tevere, il Foro Mussolini, odierno Foro Italico, ovvero il luogo in cui furono edificati i principali impianti sportivi di Roma, su progetto di Enrico del Debbio.
Tra il 1927 ed il 1932 fu costruito in questo territorio, nell'area ai piedi di Monte Mario, accanto al Poligono della Farnesina e lungo il Tevere, il Foro Mussolini, odierno Foro Italico, ovvero il luogo in cui furono edificati i principali impianti sportivi di Roma, su progetto di Enrico del Debbio.
Mappa del quartiere del 1930 |
Il 1937 fu posta la prima pietra dell'enorme Palazzo del Littorio, diventato dopo la guerra la sede del Ministero degli Affari Esteri.
Negli anni Cinquanta vennero lottizzati i Colli della Farnesina ad opera della Società Generale Immobiliare.
Il 1957 la Rai edificò il suo centro televisivo di Via Teulada, mentre nel 1966 la sua grande sede di Viale Mazzini. Ancora oggi, infatti, il quartiere è fortemente legato alla Rai ed alla sua storia.
Oggi il Quartiere Della Vittoria è un quartiere sia residenziale che ricco di terziario ed uffici. I servizi presenti sono per queste ragioni numerosi.
Architetture civili:
Chiese:
Santa Chiara a Vigna Clara
San Francesco d'Assisi a Monte Mario
Santa Giovanna Antida Thouret
Gran Madre di Dio
San Lazzaro
Santa Lucia
Madonna del Rosario
Santa Maria Mater Dei
Santa Maria Regina Apostolorum
Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re
Cimiteri:
Cimitero Militare Francese
Oggi il Quartiere Della Vittoria è un quartiere sia residenziale che ricco di terziario ed uffici. I servizi presenti sono per queste ragioni numerosi.
L'edificio della RAI di Via Teulada in una foto anni '60 |
Architetture civili:
Chiese:
Santa Chiara a Vigna Clara
San Francesco d'Assisi a Monte Mario
Santa Giovanna Antida Thouret
Gran Madre di Dio
San Lazzaro
Santa Lucia
Madonna del Rosario
Santa Maria Mater Dei
Santa Maria Regina Apostolorum
Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re
Cimiteri:
Cimitero Militare Francese
Parchi e giardini:
Ponti:
Ponte Duca d'Aosta
Ponte Matteotti
Ponte Milvio
Ponte della Musica - Armando Trovajoli
Ponte del Risorgimento
Statue e Monumenti:
Strade:
Ponti:
Ponte Duca d'Aosta
Ponte Matteotti
Ponte Milvio
Ponte della Musica - Armando Trovajoli
Ponte del Risorgimento
Statue e Monumenti:
Strade:
Sto cercando notizie riguardo la costruzione del parco di via sabotino ex via plava; uno dei lotti donati all icp da un privato. Vorrei sapere il nome del vecchio proprietario e se esiste un vincolo nella donazione il numero di particella è. 50/56. Voi avete approfondimenti?
RispondiEliminaso che fa parte della proprietà dell'ormai pubblico ex deposito autobus, poi AMA e adesso parcheggio. so che la proprietaria era unica e la donazione con vincolo di dedicare a un servizio pubblico
EliminaMi raccontarono che il terreno delle "Casette pololari", così chiamavamo le case buttate giù che Via Plava divideva, era un lascito di privati a Mussolini. Quando nel 1964 furono buttate giù e ci volevano fare una speculazione economica, costruendo palazzoni, gli eredi tornati padroni dopo la caduta del fascismo, bloccaronoo tutto e così anni dopo ci costruirono una Bocciofola, un campo di giochi per bambini e un terreno per far scorazzare i cani.
RispondiEliminaE' zona attigua a dove è nata la più antica squadra di calcio della città, ed è comunque il quartiere in cui ha giocato per tanti anni, proprio nella Piazza d'Armi (seguendo poi il suo destino nei terreni della Rondinella). E' curioso notare che nell'articolo non vi sia stata fatta menzione ...
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