Eventi a Roma

Segue un elenco di eventi svoltisi a Roma ai quali abbiamo dedicato un articolo. L'ordine è cronologico.
 
2022

2020
Fine settimana a Roma - 2020

2019
31 Dicembre - Capodanno 2020 a Roma
15 Agosto - Ferragosto 2019 a Roma
23 Giugno-27 Luglio - Rock in Roma 2019
1 Maggio - Concerto del Primo Maggio in Piazza di Porta San Giovanni

2018
5-9 Dicembre - Più Libri più Liberi 2018
Estate - Concerti a Roma nell'estate 2018
15 Agosto - Ferragosto 2018 a Roma
20 Giugno - 26 Luglio - Rock in Roma 2018
26-27 Maggio Cortili aperti 2018

2014
27 Aprile Canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II
21 Aprile Natale di Roma - 2767 Ab Urbe Condita

2012
3-4 Febbraio Nevicata a Roma

Vedi anche: Eventi sportivi internazionali a Roma
                    Eventi sportivi nazionali a Roma

La targa del Mondezzaro di Via del Monte della Farina


La targa del Mondezzaro di Via del Monte della Farina si trova all'angolo tra la via stessa con Via del Sudario, nel Rione Sant'Eustachio, ed è stata affissa nel 1727, facendo riferimento all'editto del 26 Settembre dello stesso anno. La targa recita così:

Si proibisce espressamente a qualsiasi persona di gettare immondezza di sorta alcuna intorno alla chiavica sotto pena di scudi dieci da applicarsi un terzo all'accusatore che sarà tenuto segreto ed altre pene corporali in conformità dell'editto pubblicato da Monsig Presidente delle Strade sotto lì XXVI Settembre MDCCXXVII

Il testo della targa risulta più articolato di molti altri. Intanto non fa riferimento, come spesso accade, all'intera strada, bensì ad una chiavica che sorgeva in quella zona, e fa inoltre esplicitamente riferimento a quella che sembra fosse una pratica comune, ovvero quella di raccogliere accuse anonime dietro un compenso per punire i trasgressori. Si fa inoltre riferimento alle "altre pene corporali" che talvolta sono citate in queste targhe. Degno di nota anche il fatto che la data della targa sia in numeri Romani.

Targa in memoria di Enrico Ferola


La targa, situata presso Via della Pelliccia, nel Rione di Trastevere, presso l'officina di Enrico Ferola, antifascista membro del Partito d'Azione, ucciso alle Fosse Ardeatine, che presso questa officina fabbricava i chiodi a quattro punte, usati dai partigiani per sabotare i pneumatici degli automezzi Tedeschi.

Palazzo Cappi



Palazzo Cappi fu costruito nel 1884 da Ettore Bernich per Carlo Cappi in un contesto molto particolare: si trattava infatti del lotto d’angolo tra Via Capo d'Africa e Piazza del Colosseo, al n.9, nel Rione Celio. La vicinanza dell’edificio all’Anfiteatro Flavio costituiva un fatto di non poco rilievo, giacchè bisognava confrontarsi con uno dei più importanti monumenti dell’antichità classica, nonchè luogo simbolo di Roma.


Palazzo Cappi in una foto del 1898

Bernich adottò uno stile ispirato all’architettura romana cui poi rimase molto legato anche in edifici successivi. Il palazzo, costituito da tre piani e un attico, venne decorato nei due piani inferiori da un bugnato molto aggettante, mentre il piano nobile e il mezzanino furono ritmati da semicolonne corinzie poggianti su pilastri quadrangolari ad inquadrare ognuna delle cinque finestre della facciata. 



Ogni finestra del piano nobile presenta un balcone con motivi geometrici in ferro battuto, i capitelli abbastanza stilizzati nelle foglie d’acanto sono sormontati da un’aquila imperiale mentre il cornicione è movimentato da festoni che poggiano su piastrelle tonde. L’attico fu decorato semplicemente da paraste doriche allineate alle colonne sottostanti. Sul terrazzo fu costruito un ulteriore corpo di fabbrica di dimensioni ridotte caratterizzato da quattro paraste doriche con al centro una finestra incorniciata da due semicolonne doriche sormontate da un timpano. La facciata su via Claudia presenta una decorazione più semplice che ricalca le ripartizioni di quella principale. 


Il piccolo prospetto architravato che sormonta il terrazzo

Nel complesso risulta un edificio armonico e movimentato non distante dal linguaggio di Carlo Busiri Vici in Palazzo Giorgioli a Via Cavour. Portoghesi nota una continuità plastica che richiama quella della terracotta nella modellazione delle colonne incassate appena affioranti e nella corposa densità del bugnato basamentale. Utile anche un confronto per struttura dimensioni e ripartizione architettonica con il demolito palazzo Amici (1884) di Gaetano Koch a piazza San Bernardo.


Particolare della facciata di palazzo Cappi

Il Palazzo ha avuto la sua ribalta cinematografica quando nel 2013 vi è stato ambientato parte del film premio Oscar "La Grande Bellezza", di Paolo Sorrentino , in cui il terrazzo è l'abitazione Romana del protagonista Jep Gambardella, interpretato da Tony Servillo. 


Jep Gambardella sul suo terrazzo in una scena del film "La Grande Bellezza"

Quì si svolgono le scene del film in cui Jep riceve i suoi più fidati amici nei loro ritrovi serali, in cui si parla del tramonto dei grandi ideali nella società contemporanea e del fallimento delle idee giovanili in cui tutti avevano creduto. Il terrazzo è anche la sede di una grande festa esclusiva, a cui partecipa tutta la Roma mondana che ruota attorno al "re delle feste".


Il terrazzo di Palazzo Cappi verso il Celio nell'allestimento per il film "La Grande Bellezza"

Nel Marzo 2014 il film ha vinto l'Oscar come miglior film straniero. Per molti Romani e non solo, Palazzo Cappi, un tempo poco conosciuto, è divenuto noto come il "Palazzo della Grande Bellezza".


Il terrazzo di palazzo Cappi nel set del film "La Grande Bellezza"






27 Aprile 2014 - Canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II


La Basilica di San Pietro, Domenica pomeriggio, a Canonizzazione conclusa da ormai qualche ora.


Il 27 Aprile 2014 si è tenuto, a Roma, quello che con tutta probabilità rappresenta uno dei più grandi eventi della Storia della Chiesa Cattolica: sono infatti stati, come noto, Canonizzati, Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II, in una cerimonia presieduta dall'attuale Papa, Papa Francesco, alla presenza anche del Papa Emerito Benedetto XVI.
L'evento ha portato a Roma un immenso numero di Pellegrini, provenienti da tantissime Nazioni e la Città ha vissuto questi giorni in maniera davvero particolare. Nel nostro piccolo, abbiamo documentato questi giorni con alcune foto e testimonianze.
Pellegrini in Via della Conciliazione, Sabato 26
Fin da Sabato 26 Aprile, a Roma erano presenti milioni di pellegrini provenienti da numerosissimi Paesi. Come queste foto che abbiamo raccolto raccontano, molti di loro hanno portato con sé la bandiera del proprio Paese, fatto che ha aiutato a mostrare quanto in questa giornata più che mai il mondo sia stato presente a Roma. Nel giorno prima della Canonizzazione, queste persone hanno girato per Roma, andando a vedere le bellezze della città, riunendosi in preghiera o in eventi religiosi, o gustando le specialità culinarie offerte dalla nostra città.
Bandiere del Belgio e della Polonia in Piazza San Pietro, Sabato 26
Se il giorno il comportamento dei pellegrini non ha avuto nulla di fuori dal comune, la sera si poteva notare incredibilmente la straordinarietà dell'evento. L'intera Via della Conciliazione ha infatti ospitato migliaia di pellegrini che hanno dormito in strada per poter avere all'indomani un posto nella gremita Piazza San Pietro durante la celebrazione.
Santo Spirito in Sassia, Sabato 26
Stesso discorso per il Lungotevere Castello, la parte pedonale di fronte a Castel Sant'Angelo, e il parco che circonda il monumento: anch'essi per l'occasione hanno ospitato numerosi pellegrini. Sui lungotevere, invece, era abbastanza comune incontrare automobili con persone che hanno raggiunto Roma per l'occasione e hanno passato la notte in macchina in attesa della celebrazione.
Bandiera Spagnola e Bandiera dei Paesi Baschi, Piazza San Pietro, Sabato 26
Le nazionalità più rappresentate nell'evento hanno avuto un punto di riferimento prefissato: per la Polonia, da cui sono arrivati un numero altissimi di pellegrini, il luogo è stato trovato in Piazza Navona, dove per l'intera serata si sono tenuti canti e balli e qualcuno ha dormito durante la notte.
Folla a Piazza San Pietro, Sabato 26
Molte Chiese sono rimaste inoltre aperte la notte: alcune per veglie di preghiera, altre per ospitare pellegrini che hanno dormito sui banchi. Una situazione insolita, unica, che sembrava far rivivere i racconti dei primi Giubilei medievali.
Bandiera della Germania in Piazza San Pietro, Sabato 26
La mattina successiva, fin dalle primissime ore del mattino i pellegrini accorrono ordinatamente verso il luogo delle celebrazioni: Piazza San Pietro. La piazza si riempie molto rapidamente e tutte le strade vicine vengono letteralmente invase dalla massa di pellegrini accorsi devotamente a seguire l'evento. I numerosi maxischermi nella zona permettono di seguire le celebrazioni a tutti quanti.
Bandiere della Romania e della Polonia in Piazza San Pietro, Sabato 26
Al termine della cerimonia, molte Chiese si organizzano per dare l'Eucarestia a chi non vi fosse riuscito al termine della cerimonia di canonizzazione.
Bandiera degli Stati Uniti tra Piazza Pio XII e Largo degli Alicorni, Sabato 26

Una fila particolarmente lunga per entrare nella Basilica di San Pietro, Sabato 26

Bandiera del Messico in Piazza San Pietro, Sabato 26

Bandiera della Lituania in Piazza San Pietro, Sabato 26 

Bandiere della Repubblica Ceca e della Moravia in Piazza San Pietro, Sabato 26

Bandiera della Francia con l'immagine del Sacro Cuore in Piazza Pio XII, Sabato 26

Bandiera di Malta in Piazza Pio XII, Sabato 26

Bandiera della Francia con l'immagine del Sacro Cuore in Piazza Pio XII, Sabato 26
Pellegrini Polacchi in festa a Piazza Navona, Sabato 26

La Chiesa di Sant'Agostino aperta anche di notte, Sabato 26

Pellegrini dormono dentro la Chiesa di San Nicola dei Lorenesi

Pellegrini si accampano per passare la notte di fronte a Castel Sant'Angelo


Via della Conciliazione già piena di Pellegrini la notte prima della Canonizzazione

Bandiere da tutto il mondo in Via della Conciliazione, la notte tra Sabato 26 e Domenica 27


Insolita macchina con bandiere Vaticane in Via Crescenzio


Bandiera della Bretagna di fronte Castel Sant'Angelo

Pellegrini accampati di fronte a Castel Sant'Angelo la notte prima della Canonizzazione

Pellegrini che all'alba di Domenica vanno verso San Pietro lungo Ponte Sant'Angelo

Pellegrini vanno verso San Pietro passando da Ponte Sant'Angelo all'alba di Domenica

Pellegrini Polacchi di fronte a Castel Sant'Angelo all'alba di Domenica.

Pellegrini prendono posto a Lungotevere Castello per seguire la Canonizzazione, all'alba di Domenica.



Domenica mattina. Il risveglio dei Pellegrini che hanno dormito a Lungotevere Castello

I Pellegrini seguono la diretta della Canonizzazione sul maxischermo di Castel Sant'Angelo

I Pellegrini seguono la diretta della Canonizzazione sul maxischermo presso Castel Sant'Angelo.

Bandiera della Bulgaria nel giorno della Canonizzazione.



Bandiera di La Manif pour tous nel giorno della Canonizzazione

La cerimonia di Canonizzazione è giunta al termine, i Pellegrini lasciano i posti da dove l'hanno seguita.

Natale di Roma 21 Aprile 2014 - 2767 Ab Urbe Condita


Anche ieri, come ogni 21 Aprile, il Gruppo Storico Romano ha celebrato il Natale di Roma con un corteo in costumi storici, fedelissime riproduzioni degli abiti dell'Antica Roma. Il corteo è stato aperto, dopo il raduno al Circo Massimo, da Sergio Iacoboni, noto come Nerone, Presidente del Gruppo Storico Romano, e da Alessandra Polo, nei panni della Dea Roma, selezionata per la parte con un concorso ad hoc.
Al Gruppo Storico Romano va un nostro grazie per continuare a farsi promotore dei festeggiamenti del Natale di Roma: al mondo sono pochissime le Città ad avere una data per festeggiare il proprio compleanno, e Roma è tra queste, perciò è bello ed importante fare qualcosa, ogni 21 Aprile, per festeggiare degnamente la nostra Città e la sua Storia.