Ristoranti mongoli a Roma

Mongolia ristoranti Roma

A seguire un elenco di ristoranti mongoli esistenti a Roma. I ristoranti, come da abitudine di questo sito, sono elencati per suddivisione toponomastica. Nell'elenco sono inseriti anche i ristoranti non più attivi, specificando tale circostanza tra parentesi.
Questo articolo è di natura informativa e non pubblicitaria, ragione per cui chiunque può segnalarci altri ristoranti non presenti in questo elenco (commentando questo articolo o scrivendoci alla nostra pagina Facebook) e sarà nostra cura integrare la lista. 
Alcuni dei ristoranti elencati offrono cucina mongola parallelamente a quella di altri Paesi, in primo luogo cinese. Parte della Mongolia storica e geografica ricade infatti nel territorio della Cina, nella Provincia della Mongolia interna, così come la repubblica russa di Tuva è abitata da popolazione mongola.

Quartiere Prenestino-Labicano:
- Gemma, Via Benedetto Bordoni 22 (cucina cinese e mongola)

Quartiere Monte Sacro:
- Il Mondo del Buffet, Via Monte Bianco 118/126 (cucina cinese e mongola, non più in attività)

Quartiere Trieste:
- Mongolia Barbecue, Viale Regina Margherita 19 (cucina cinese e mongola, non più in attività)

Via Giambattista Vico (Esquilino)

Via Vico mappa 1896

Per quanto oggi Via Giambattista Vico si trovi nel Quartiere Flaminio, non è stata questa la prima strada dedicata al filosofo e giurista napoletano esistita a Roma. La prima, infatti, è esistita nel Rione Esquilino, e venne istituita nel 1873, quando vennero assegnati i nomi di tutte le strade progettate nel nuovo quartiere. In linea con la toponomastica di quella parte dell'Esquilino, la strada venne dedicata a un'importante figura della storia d'Italia, e venne scelto il filosofo e giurista Giambattista Vico (Napoli 1668-Napoli 1744). La strada in questione era compresa tra Via Bixio e Viale Manzoni.
 
Viale Manzoni Via Vico

Tuttavia, lo sviluppo della zona dell'Esquilino portò ben presto quell'area a essere occupata dal mercato delle erbe, il mercato centrale che fu la principale struttura del genere prima della realizzazione nel 1922 dei nuovi Mercati Generali sulla Via Ostiense.
La strada, dunque, per quanto de iure sia esistita e compaia in diverse mappe, di fatto non è mai stata realizzata se non come semplice tracciato ed è stata assorbita dalla struttura del mercato, tanto che nel 1914 venne formalmente istituita l'attuale Via Giambattista Vico al Flaminio. Successivamente allo smantellamento del mercato delle erbe, l'area venne utilizzata per costruire le strutture legate all'Istituto Tecnico Galileo Galilei.

Mercato Ronchi

 Il Mercato Ronchi si trova in Viale Ronchi, nel Quartiere Collatino, più precisamente nella zona nota come Gordiani. Il mercato è noto anche come Mercato Gordiani, ma ha prevalso il nome di Mercato Ronchi per evitare confusione con il vicino Mercato Villa Gordiani.

Viale Ronchi Mercato Gordiani



Altri siti che ne parlano:

Ristorante Hong Kong

Il ristorante Hong Kong era un ristorante cinese situato in Via Monterone 14, nel Rione Sant'Eustachio. Il ristorante era attivo negli anni '80 e negli anni '90 prese il nome di Al Paradiso, rimanendo sempre un ristorante cinese. Al suo posto è oggi attivo il ristorante L'Angoletto Romano.

Al Paradiso

Al Paradiso era un ristorante cinese situato in Via Monterone 14b, nel Rione Sant'Eustachio. Offriva i classici piatti della cucina cantonese e il suo pezzo forte era considerato l'anatra alla pechinese. In precedenza, il ristorante era chiamato Hong Kong.
Al suo posto oggi ha sede il ristorante L'Angoletto Romano.

Ponte Trionfale (Ponte Neroniano)

 
Resti Ponte Vaticano Ponte Neroniano Ponte Trionfale

Il Ponte Trionfale, conosciuto anche come Ponte Neroniano e Ponte Vaticano, era un ponte esistito nell'Antica Roma che univa le due rive del Tevere grossomodo all'altezza oggi della Chiesa di San Giovanni dei Fiorentini da un lato e di Piazza della Rovere dall'altro, dunque tra i Rioni Ponte, Trastevere e Borgo, inserito nell'asse dell'antico tragitto della Via Trionfale - da cui il nome - che dal Vaticano saliva per il Monte Mario. e raggiungeva la vicina città di Veio.
Le origini del ponte risalgono al I Secolo dopo Cristo, quando l'Imperatore Nerone lo volle costruire per migliorare l'accessibilità alle sue proprietà sulla riva destra del Tevere, tra le quali la Villa di Agrippina, per qunto alcuni non escludano che l'origine risalga ai tempi di Caligola, che volle rendere più accessibile il suo Circo nell'area del Vaticano e che Nerone lo abbia solo rimodernato.
Non è invece chiaro quando il ponte sia caduto in disuso. L'assenza di una posterula nel tratto fluviale delle Mura Aureliane in corrispondenza di tale ponte ha lasciato pensare che fosse già in disuso o sia caduto in disuso proprio per via della realizzazione della nuova cinta muraria. Un altro elemento segnalato per la possibile decadenza del ponte è la vicinanza del Ponte Elio (l'attuale Ponte Sant'Angelo) realizzato al tempo di Adriano nel 134 dopo Cristo. Un iscrizione del IV Secolo, tuttavia, menziona tredici ponti di Roma tra i quali potrebbe esserci anche il Ponte Trionfale, ma verosimilmente nel VI Secolo, al tempo della Guerra Gotica, era ormai inutilizzabile.
Per molto tempo rimasero visibili ampi resti del ponte, alcuni utilizzati come base per le mole sul Tevere (nell'area sorgeva ad esempio la Mola dei Fiorentini, ricordata anche dal nome di una strada limitrofa), finché nel XIX Secolo non vennero demoliti per facilitare la navigazione, ma parziali basamenti dei piloni sono ancora ben visibili, soprattutto quando il livello del Tevere si abbassa. 
La necessità di un ponte nell'area in cui sorse il Ponte Trionfale, tuttavia, si ripresentò diversi secoli dopo, nel 1861, quando il Beato Pio IX Mastai Ferretti (1846-1878) fece realizzare il Ponte dei Fiorentini, rimasto operativo fino al 1941 quando venne sostituito dal più moderno Ponte Principe Amedeo, realizzato alcune decine di metri più a monte, mentre nel 1886 nelle immediate vicinanze ai resti del Ponte Trionfale venne costruito il Ponte Vittorio Emanuele II, probabilmente il più vicino come tragitto all'antica struttura.
 
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