Via dei Gigli d'Oro
Via dei Gigli d'Oro è una strada del Rione Ponte compresa tra Piazza Sant'Apollinare e Via dell'Orso. Essa deve il proprio nome a un'osteria sulla cui insegna campeggiavano alcuni gigli dorati e non bianchi, colore di tale fiori e con cui in genere erano rappresentati. Tale osteria, secondo quanto ricordato da Umberto Gnoli, si sarebbe chiamata "Osteria dei Gigli d'Oro" od "Osteria dei Tre Gigli", e se ne ha notizia intorno al 1645.
In precedenza, tale strada aveva il nome di Via della Stufa delle Donne. Le stufe erano bagni terapeutici introdotti a Roma dai tedeschi nel XVI Secolo e che in breve tempo si trasformarono in luoghi malfamati dove si praticavano la prostituzione sia eterosessuale che omosessuale. In questa strada era dunque probabilmente presente una stufa riservata alle donne.
Nonostante Via dei Gigli d'Oro si chiami ufficialmente così, su una targa stradale - dal carattere lievemente diverso da quelle tradizionali in marmo - è riportata come "Via de' Gigli d'Oro".
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