Ad Capita Bubula
Ad Capita Bubula era il nome con cui, fin da tempi molto remoti durante l'Antica Roma, era nota una località sul Palatino, oggi parte del Rione Campitelli, che in Latino lascia intendere la presenza di capi bovini. Per questa ragione, si è pensato che nel luogo vi fossero decorazioni con bucrani in marmo. Il toponimo però risalirebbe al tempo dell'Età Regia di Roma, quando questo tipo di decorazioni non era usato, fatto che farebbe propendere a un prato dove mandrie di buoi avrebbero pascolato. Il termine latino bubulum potrebbe infatti indicare le mandrie di buoi, fatto che lascerebbe intendere che il luogo fosse adibito a pascolo.
In ogni caso, la località è citata da Svetonio ne Le Vite dei Cesari, quando parla di Augusto. In tale libro, scrive:
"Natus est Augustus M.Tullio Cicerone C. Antonio Conss. VIIII. Kal. Octo. paulo ante solis exortum, regione Palati Ad Caputa Bubula".
Stando a questo testo, apprendiamo che Augusto è nato presso questa località, anche se inizialmente abitò nella zona della Velia, l'altura del Palatino verso il Foro Romano. Successivamente, Augusto, divenuto imperatore, si trasferì nuovamente presso la località Ad Capita Bubula, dove costruì la propria residenza imperiale.
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